di Nuzhat Hosnayara
Il 27 marzo, le studentesse e gli studenti del liceo Bruno-Franchetti hanno avuto il piacere di incontrare presso l’auditorium Cesare de Michelis del Museo del ‘900 Sammy Basso, biologo, ricercatore, scrittore attivista, volontario dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, fondata dai genitori con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo questa malattia, attualmente incurabile. L’incontro è stato organizzato in occasione della recente pubblicazione del suo ultimo libro, “Antenorea”, dopo che diverse classi dell’istituto lo hanno adottato e lo hanno letto.
Come suggerito dal titolo, Antenorea di Sammy Basso è il primo libro di una trilogia incentrata, come suggerito dal titolo, su Antenore, personaggio appartenente al poema epico dell’Iliade ma non conosciuto da molti. Egli è uno dei più importanti consiglieri di Priamo, che sin da subito ha cercato in tutti i modi una pace con gli Achei e che per questo è stato da loro risparmiato. In epoca medievale si diffuse l’interpretazione secondo la quale Antenore riuscì a salvarsi durante la guerra di Troia poiché tradì il suo popolo, tanto che lo scrittore e pioniere della letteratura italiana, Dante Alighieri, nominò la seconda zona del nono cerchio dell’Inferno dove si trovano i traditori della patria Antenora. Sammy, però, ha deciso di rappresentare il personaggio di Antenore come egli viene veramente raffigurato nel poema originale.
Nonostante fosse stato organizzato in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, l’incontro si è maggiormente incentrato sulla figura di Sammy e i vari ostacoli che ha oltrepassato durante l’adolescenza e tuttora. Infatti, molti dei suoi discorsi riguardo alla fatica fatta per raggiungere la sua posizione attuale hanno ispirato profondamente i giovani studenti dell’istituto che ancora non hanno trovato le proprie strade. Tuttavia Sammy stesso ha sostenuto di non ritenersi nè un maestro e tantomeno un professore che ha qualcosa da insegnare ai giovani ragazzi, ma ha affermato di voler solamente raccontare le sue esperienze nella speranza che alla fine dell’incontro qualcuno possa portare nel cuore la sua storia ed ispirarsi ad essa. L’incontro è durato circa due ore ed è cominciato con un’intervista fatta a Sammy, condotta dal professore di Lettere e vicepreside della scuola Giovanni Millino. L’intervista è stata seguita da una sessione di domande fatte dagli studenti e le studentesse, riguardanti sia la trama del libro che la storia personale del suo autore.
Attraverso questa sessione di domande, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio Sammy e di empatizzare con la sua storia.
Sammy è nativo del Veneto, nato nel 1995 a Schio. Subito dopo la sua nascita, non mostrò segni della malattia di cui oggi lui è affetto, ma le prime manifestazioni di questa non ci hanno messo molto ad emanarsi, infatti, per i primi mesi della sua vita Sammy è stato sottoposto ad una serie di valutazioni mediche che però non hanno portato ad una diagnosi efficace. All’età di due anni, però, i medici consigliarono ai suoi genitori di consultare il Dipartimento di pediatria della Azienda Ospedaliera-Universitaria di Padova per sottoporre Sammy ad una consulenza genetica, la quale portò finalmente alla diagnosi di progeria.
Non è stata una vita semplice quella di Sammy, poiché la progeria è una malattia che può portare alla fine della vita precoce. Questo suscitò in lui un grande senso di sfiducia nei confronti della propria fede e, inoltre, l’essere afflitto da una malattia rara creò un certo peso sulle sue spalle poiché egli si sentì obbligato a dover raggiungere obiettivi molto alti. Ma, nonostante tutto, Sammy ha battuto tutte le probabilità avverse e, dopo aver finito il percorso liceale al Liceo Scientifico St. “J Da Ponte” di Bassano del Grappa, si è immatricolato nel corso di laurea di Fisica, per poi trovare la propria strada nelle Scienze naturali. Il 17 luglio 2018, Sammy si è laureato in Scienze naturali presso l’Università degli studi di Padova con 110 e lode. Oggi, Sammy è considerato l’individuo malato di progeria più longevo al mondo.
La vita di Sammy è stata colma di avversità, ma lui è riuscito a rialzarsi e a trovare la sua strada e, con questo incontro, ha convinto le studentesse e gli studenti del liceo Bruno-Franchetti che anche loro possono farcela. Perciò, ringraziamo Sammy Basso per averci dato la possibilità di conoscere la sua persona e per averci lasciato un frammento del suo pensiero che avremo cura di conservare.
Le foto qui pubblicate sono state scattate dalla professoressa Giorgia Sabbadin, che ringraziamo per il suo contributo.