Impressioni della classe 1ª AL sulla visione del musical Hamlet presso il teatro Corso.
Il 27 novembre 2023 l’istituto Bruno-Franchetti ha portato le classi del biennio del liceo linguistico e del classico a vedere uno spettacolo al Teatro Corso, a 5 minuti dalla scuola. L’opera messa in scena è stata Hamlet del famoso drammaturgo e poeta William Shakespeare, realizzata dalla compagnia “Palketto Stage”. Questa tragedia è stata rappresentata in maniera originale sotto forma di musical, con l’inserimento di musiche abbastanza conosciute e recenti come, ad esempio, Bohemian Rapsody, Killer queen e Show must go on dei Queen, Because of you di Kelly Clarkson, Seven nation army dei The White Stripes e Rolling in the deep di Adele.
Tutti, anche chi non ha mai studiato Shakespeare, conosce l’inizio del suo famosissimo monologo «To be or not to be, this is the question / Essere o non essere, questo è il dilemma». Esso significa che il motivo per cui l’essere umano non si decide a togliersi la vita è la paura di trovare qualcosa di peggiore dopo la morte e per questo continua a vivere, e di conseguenza a sopportare e a soffrire.
Anche la trama della tragedia è abbastanza nota: il re di Danimarca è morto; suo figlio ed erede al trono, il principe Hamlet, vede apparire sugli spalti del castello di Elsinore il suo spettro che gli rivela di essere stato avvelenato dal proprio fratello Claudius che ne ha poi sposato la vedova, la regina Gertrude, e ne ha usurpato il trono. Hamlet decide allora di vendicare il padre e questo scatena la morte di quasi tutti i personaggi, fino alla morte finale del protagonista in un duello.
Dopo la visione del musical noi, ragazzi di 1ªAL, ci siamo confrontati con la nostra professoressa di inglese Nicoletta Zennaro e le abbiamo posto alcune domande sul musical.
“Come valuta la trasposizione della tragedia in musical? Secondo lei è stata fedele alla storia?”
La professoressa ritiene che il termine “fedele” sia esagerato per un adattamento della storia originale di Shakespeare, anche se alcune battute sono state riprese direttamente dall’opera originale. Oltre a ciò, si congratula con gli attori, soprattutto per le competenze linguistiche in quanto la storia è stata recitata in inglese e non tutti gli attori della scena erano madrelingua.
In generale la professoressa, pur preferendo le esibizioni drammatiche non sotto forma di musical, tuttavia afferma di aver apprezzato molto quest’opera e di averla ritenuta adatta a delle classi del biennio.
“Perché ha portato le sue classi a vedere questo spettacolo?”
La professoressa Zennaro ci dice che ha sempre approfittato della vicinanza del teatro Corso alla scuola per far avvicinare la gioventù al teatro, specialmente se vengono messi in scena i grandi classici della letteratura.
“Che cosa la affascina della storia di Hamlet?”
Hamlet è un giovane uomo che si chiede cosa sia giusto fare e cosa sia sbagliato. La sua figura fa ragionare sulle tematiche più importanti della vita ed insegna che, prima di intraprendere un’azione, bisogna fermarsi e riflettere bene.
“Che classi ha portato con sè a teatro?”
Il dipartimento di inglese ha deciso di portare tutte le classi del biennio del liceo classico e linguistico. Le classi del triennio, invece, andranno a vedere “The Picture of Dorian Gray” di Oscar Wilde, sempre al teatro Corso. Andare a teatro è un’esperienza formativa molto importante e acculturante per più giovani.
In generale le classi si sono comportate bene, anche se le seconde sono sempre le classi più scatenate, tanto da dare il nome ad una sindrome la “secondite”.
In conclusione, secondo noi studenti è stato bello e profondo vedere questo dramma, perché suscita forti emozioni e fa riflettere riguardo le scelte della vita. Secondo noi ragazzi l’idea del musical è risultata più efficace rispetto ad una rappresentazione teatrale, in quanto le musiche e la scenografia ci hanno coinvolto emotivamente. Inoltre gli attori hanno saputo interpretare e recitare al meglio le figure dei personaggi a tal punto di farci immedesimare in loro. Unica pecca: le luci di scena erano accecanti ed eccessivamente forti per gli spettatori.
Nonostante ciò, consigliamo fortemente la visione di questo musical e speriamo di replicarla l’anno prossimo!!
Le foto qui pubblicate sono state scattate dalla studentessa Sara Massaro, che ringraziamo per il suo contributo.
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