di Sofia Toso
La West Eastern Divan Orchestra è un’orchestra sinfonica fondata nel 1999 dal direttore Daniel Barenboim e dallo scrittore Edward Said con il preciso scopo di favorire il dialogo tra musicisti provenienti da paesi del Medio Oriente, ad esempio Israele, Egitto, Giordania, Siria, Libano, Palestina, che spesso nella storia sono stati in guerra -o lo sono tuttora- tra di loro.
La particolarità di questa formazione musicale è quella di riunire giovani musicisti professionisti per perfezionare le competenze nella musica classica e al contempo favorire il dialogo interculturale grazie al linguaggio universale della musica.
Il nome dell’orchestra è un omaggio al poema Divan occidentale-orientale (West-östlicher Divan) di Goethe. A sua volta Goethe si ispira alle poesie di un mistico persiano, Hafez, e sceglie questo titolo Divano Occidentale-Orientale per far riferiemnto alla possibilità, secondo lui praticabile, di uno scambio o di una unione tra due culture, occidentale e orientale, e tra religioni diverse quali quella islamica e quella cattolica.
I membri della West Eastern Divan Orchestra si incontrano ogni estate per le prove, seguite da un tour di concerti internazionale; nel 2024 ricorre il 25° anniversario dalla nascita di questa orchestra e i giovani musicisti, guidati da Daniel Barenboim, celebreranno il compleanno dell’orchestra con un concerto alla Filarmonica di Berlino, il 15 aprile.
Fin dalla sua fondazione l’orchestra ha dimostrato più volte che la musica può abbattere barriere prima considerate insormontabili; secondo Said e Barenboim la sua istituzione non è stato un atto politico ma umanistico per dimostrare come giovani provenienti da mondi opposti abbiano punti di contatto e possano fare musica insieme.
Tra le numerose esibizioni, una della più importanti è quella che si è tenuta a Ramallah, in Cisgiordania, per il suo importante valore simbolico: musicisti provenienti dai diversi paesi del Medio Oriente hanno suonato assieme proprio in quei luoghi che troppo spesso sono stati teatro di guerra. Infatti l’organizzazione di questo concerto è stata molto difficile poiché è stato necessario ottenere i passaporti diplomatici per ogni musicista.
Il lavoro della West-Eastern Divan Orchestra si basa sulla convinzione che il conflitto arabo-israeliano non possa essere risolto militarmente.
Attraverso la sua presenza e le sue performance, l’orchestra dimostra la possibilità di costruire ponti per favorire la comprensione reciproca. Sebbene la musica da sola non possa risolvere il conflitto, essa promuove il diritto e il dovere di esprimersi ascoltando gli altri. Fondandosi su principi di uguaglianza, cooperazione e giustizia, l’orchestra offre un modello alternativo per il Medio Oriente attuale.
“Nella situazione attuale, ci chiediamo naturalmente quale sia il significato del nostro lavoro comune sia nell’orchestra che nell’accademia. Può sembrare poco, ma il semplice fatto che musicisti arabi e israeliani condividano il podio ad ogni concerto e facciano musica insieme, per noi ha un valore immenso. ”
– maestro Daniel Barenboim
Purtroppo la situazione politica del Medio Oriente, da ottobre a oggi, è drammaticamente peggiorata e sta continuando una guerra che sta facendo una strage tra i civili e soprattutto tra i bambini; perciò la storia di questa orchestra può essere vista come uno spiraglio di luce che faccia ancora sperare che ci possa essere collaborazione tra due popoli diversi.
L’immagine utilizzata come copertina è stata realizzata da Sofia Toso, tutti i diritti sono riservati all’autrice.