Spettacoli

ARTISTI STANCHI DI ESSERE FAMOSI

Recensione teatrale di Teresa Vio 5G

Artisti stanchi di essere famosi: è questa la situazione di partenza di Circoparola, spettacolo in scena dal 26 al 30 Dicembre 2011 al Teatro Momo di Mestre. Un attore e una giovane contorsionista, seguiti da un amico giocoliere, cercano in ogni modo di lasciarsi indietro fama, ricchezza e applausi, abbassando il livello delle loro performance, cercando altri lavori, ispirandosi a storie sentite in giro; come quella della giocoliera che, dopo aver perso i suoi attrezzi, stacca gli occhi ad un poliziotto per usarli come palle, e viene condannata alla forca: “l’artista più bravo è quello morto”, forse la cosa migliore è uccidersi a vicenda, così da concludere la carriera in maniera eclatante. Dopo assurdi e svariati tentativi però, i tre capiscono che non è la scelta migliore.

La loro ricerca di qualcosa di veramente degno di nota però, è intervallata da vicende minori – come lo sdoppiamento della personalità dell’attore clownesco, che diventa un politico spietato con l’obbiettivo di controllare la paura degli altri -, e da esercizi acrobatici che mettono da parte il teatro per dare invece spazio al circo come lo conosciamo noi: numeri di contorsionismo, ballo acrobatico, equilibrismo.

“Circoparola” è uno spettacolo apprezzabile a più livelli: se i più giovani tra il pubblico rimangono a bocca aperta per le acrobazie, per i giochi di colori, e per le gag clownesche inserite ad hoc nella performance, il pubblico più maturo si sofferma, pur non disdegnando le risate, sull’arguto testo di Tiziano Scarpa, che dà voce agli artisti di strada, spesso poco valorizzati nonostante l’impegno e la preparazione che sta alla base di ogni performance.