Il nostro angolo

EDUCAZIONE STRADALE AL BRUNO

CHI? PIERO!

DOVE? ALLO “ZUCCANTE”.

QUANDO? VENERDI’ 17 FEBBRAIO 2012

PERCHE’? A VEDERE “I VULNERABILI”, UN TRAVOLGENTE SPETTACOLO TEATRALE SULLE VITTIME DELLA STRADA IDEATO E CONDOTTO DALL’INCREDIBILE FILIPPO TOGNAZZO

Chissà se il prof. Piero Ongaro è stato scelto per caso in mezzo agli studenti e ai docenti del Bruno che assistevano incantati e turbati al nuovo spettacolo sulla sicurezza stradale. Nel corso di un happening creato per farli riflettere sull’importanza del casco, il docente è stato invitato ad esibirsi in una piccola efficace dimostrazione: ha lasciato cadere dall’alto di una scala (3m) una zucca grande quanto un cranio. La zucca, protetta da un casco, ne è uscita miracolosamente intatta…

Brunovox: Professore, da qualche anno Lei è il referente per l’educazione stradale a scuola. Ce ne può parlare?

Prof. Ongaro: L’informazione dobbiamo darla noi a scuola. Lo stato si limita a rendere l’educazione stradale obbligatoria.

Brunovox: A chi rivolgete la sensibilizzazione in particolare?

Prof. Ongaro: Agli studenti più giovani che si muovono in bicicletta e in motorino senza l’obbligo di patente.

Brunovox: Riuscite a fare abbastanza?

Prof. Ongaro: Un tempo col progetto patentino avviato dalla professoressa Laura Rodeghiero riuscivamo a coinvolgere molti più studenti. Oggi, in assenza di un servizio di regolare informazione e prevenzione, e con i finanziamenti statali sempre più ridotti lottiamo per cercare di coinvolgere i nostri studenti nel modo più efficace possibile, anche attraverso il teatro.

Brunovox: I nostri studenti sono stati travolti in modo sicuramente indimenticabile dallo spettacolo I Vulnerabili, oltre che dalla toccante testimonianza di Federica, disabile della strada.

Prof. Ongaro: Io stesso ho cominciato a cambiare il mio atteggiamento dopo una visita ai giovani disabili dell’Ospedale a Mare tanti anni fa… E pensare che anch’io sono stato imprudente una volta.

Brunovox: Ci racconti!

Prof. Ongaro: sono andato fuori strada guidando in montagna. La ragazza seduta al mio fianco si è fatta male… è stata colpa mia.

Brunovox:Professore, non vogliamo rattristarla, ma ringraziarla per la sua sensibilità e disponibilità.

One Reply to “EDUCAZIONE STRADALE AL BRUNO

  1. Guidare senza essere lucidi sopravvalutando le proprie forze è proprio non solo dei giovani.
    Dopo una brutta esperienza, per fortuna finita bene, molti non smettono di sentirsi esclusi dalla possibilità di essere vittime o causa di incidenti, in cui chi paga non è il guidatore ma altri per lui. L’esperienza dei cui sono stata vittima, come passeggera, dovuta ad un colpo di sonno del guidatore è finita molto bene : ci siamo appoggiati ad una montagna, ma dall’altro lato della strada avevamo l’abisso. Cerchiamo di ricordarci che un mezzo, a due o quattro ruote, può trasformarsi in un’arma.

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