di Allegra Stevanato 4E
Lo scorso 23 novembre il nostro liceo ha ospitato l’urbanista, docente presso lo IUAV, Maria Chiara Tosi, che ha spiegato a noi, ragazzi presenti, l’evoluzione delle città nel mondo per poi arrivare a parlare di Mestre con argomenti concreti e stimolanti.
Mestre, culturalmente cresciuta all’ombra di Venezia, è considerata una periferia che ogni anno si trova ad ospitare i molti turisti che vogliono visitare il capoluogo. Ma allora, perché non dare a questi turisti l’ opportunità di visitare anche Mestre? Perché bloccare un progetto come M9? Ma soprattutto perché non si pensa a rendere Mestre una città più funzionale per chi la abita?
Durante la conferenza si è fatto riferimento all’esempio di città, che Mestre dovrebbe seguire, come New York e Copenaghen, le quali si sono poste l’obiettivo di garantire ad ogni cittadino di raggiungere a piedi uno spazio verde, in quindici minuti. E se un obiettivo così importante se l’è posto una grande città come New York, perché non dovrebbe poterlo realizzare una città come Mestre?
Nel libro Venezia. Cartoline inedite, l’autore Giulio Giuliani racconta le trasformazioni che stanno cambiando il volto di Venezia e afferma che questa, oggi, è una metropoli moderna, che torna a pulsare nell’ambiente delicato in cui è situata. Venezia, la sua area portuale e Mestre stanno attuando per i loro territori progetti come il MOSE, che protegge Venezia dall’acqua alta o come il tram, tanto criticato dagli “amici della bici”, che in realtà è stato pensato per rendere più facile la vita ai disabili e, più in generale, a tutti coloro che non possono usare la bicicletta, perchè per esempio, stanno scarrozzando un bébé o un anziano.
In questi anni, però, Mestre e Venezia non hanno attuato solo progetti nel campo dell’edilizia o dei trasporti, ma anche nel campo tecnologico, infatti già in molte aree della nostra città (Parco S.Giuliano, Piazza Ferretto, Piazzale Roma ecc…) è possibile usufruire di una connessione wi-fi gratuita.
Questo servizio è un primo passo che anche Mestre-Venezia sta facendo verso il modello della “città dei bits” che William Mitchell, in un intervista per Rai Educational, descrive come
“ una città nella quale le interazioni non avvengono unicamente faccia a faccia, ma anche elettronicamente, una città dove le transazioni commerciali avvengono elettronicamente, dove anche una buona parte delle interazioni sociali avviene elettronicamente, dove la cultura tutta è supportata dall’elettronica”.
Oggi la tecnologia fa parte della dimensione umana e, come disse Marshall McLuhan, dobbiamo pensare ai mezzi elettronici come estensioni del nostro corpo e dei nostri organi sensori, e la città deve essere progettata in modo da accompagnare l’uomo e la tecnologia nella loro evoluzione.
Infatti sempre più spesso si ricorre all’architettura pulp, una tecnologia che si giova dell’ausilio del computer per le tecniche di fabbricazione.
Mestre, pur rimanendo fedele all’architettura tradizionale, accetta la sfida di realizzare spazi che consentano di vivere in questo nostro mondo contemporaneo “frammentato” e complesso.
Mestre coglie questa sfida con il progetto M9, museo del ‘900 , ma anche luogo di ritrovo e di svago per la società mestrina. Tale progetto,sfortunamente, ha avuto poca pubblicità all’interno della comunità ed ora rischia di essere boicottato dal Comune.
Alcuni ragazzi della nostra scuola, partecipanti al progetto “La città contemporanea”, coordinato dalla prof. Laura Di Lucia Coletti, hanno avuto l’opportunità di parlare con il direttore del progetto M9.
Gli studenti riscontrando nell’ M9 un progetto utile alla città di Mestre si sono subito posti la domanda sul perché fosse bloccato. Nessuno ha saputo rispondere, ma per lo meno ora sanno che molte persone si stanno adoperando per rendere Mestre una città più viva.
Noi veneziani e mestrini una città moderna la stiamo già costruendo, ma come diceva la professoressa Tosi non dobbiamo perdere di vista “l’obiettivo verde”, cioè dobbiamo riuscire a costruire una città da abitare, con piste ciclabili e marciapiedi, oltre che una città veramente moderna.
