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SCIENZA: UNA DONNA ALLA SCOPERTA DELL’UNIVERSO

di Marco Fu – V E

 

In occasione dell’evento organizzato dall’Associazione Culturale “La Torre di Mestre (La torre e lagune)” e dall’Officina del Gusto, dal titolo “Donne all’Opera: azioni di donne tra cultura, scienza e società”, è stato presentato dal professore Francesco Minosso, docente di matematica e fisica dell’Istituto “G. Bruno- R. Franchetti” di Mestre, l’esperienza singolare di HenriettHenrietta Swan Leavitta Swan Leavitt (nata a Lancaster il 4 luglio 1868 e morta a Cambridge il 12 dicembre 1921) , straordinaria astronoma statunitense che condusse delle ricerche rivoluzionarie relative alle variabili Cefeidi, stelle la cui luminosità varia nel corso del tempo.
La figura importante di tale scienziata rivoluzionò la weltanschauung, ovvero il modo di concepire il mondo in generale, della cerchia scientifica della sua epoca: astronoma sorda, iniziò a a lavorare nel 1893 presso l’Osservatorio di Harvard come una delle “donne computer”: il suo incarico principale consisteva nell’eseguire le mansioni di un calcolatore manuale – computer – termine con il quale era chiamata alla fine del XIX secolo questa categoria di specialisti. Assunta da Edward Pickering per misurare e catalogare la luminosità delle stelle variabili della Galassia nelle fotografie dell’osservatorio, passò la sua intera vita a studiare le lastre fotografiche di quei corpi celestie e a fare calcoli.

Fu così che notò centinaia di stelle variabili nelle immagini delle Nubi di Magellano: la sua straordinaria capacità di scovare questi corpi celesti pulsanti dall’osservazione e dal confronto di fotografie astronomiche realizzate in laboratorio, la resero una tra le poche famose donne importanti oltre la ristretta cerchia di scienziati.
Nel 1908 pubblicò i suoi risultati su un resoconto negli Annali dell’Osservatorio Astronomico del College di Harvard, rilevando un’evidente relazione tra luminosità e periodo; infatti, alcune tra quelle stelle mostravano una particolare regolarità: le più luminose avevano anche un periodo più lungo. Tuttavia, l’esiguo numero di parole usate fu probabilmente dovuto alla prudenza per la limitatezza dei dati a disposizione.
Dopo altri studi intensi, nel 1912 la scienziata ne uscì con una nuova nota in cui confermava la sua importante teoria sulle stelle variabili, oggi chiamate Cefeidi.

le CefeidiIl matematico Gosta Mittag-Leffler propose, dunque, la scienziata per il premio Nobel: la nomination era proprio dovuta alla formulazione della relazione periodo-magnitudine delle cefelidi, ma arrivò troppo tardi, a seguito della morte improvvisa e prematura di Henrietta Swan Levitt avvenuta il 12 dicembre 1921.