Che si dice dell’Alternanza Scuola Lavoro? Le opinioni sono spesso contrastanti. Molti vi diranno che è una colossale perdita di tempo; molti altri, che è, finalmente, ciò che consente agli studenti di uscire dalla scuola belli e pronti per cominciare a lavorare otto ore al giorno. Un’opinione è tale perché personale, e non scrivo qui per riportare la mia, se non nel merito del progetto a cui la mia classe ha potuto prendere parte.
Due classi del Liceo Bruno e una del Liceo Franchetti hanno avuto la possibilità di sperimentare il lavoro di guida museale presso la Scuola Grande di San Rocco, a Venezia. La mostra di cui siamo stati guide – e lo saremo per ancora un paio di giornate– è un’installazione bellissima: una riproduzione della Cappella degli Scrovegni di Padova, del tutto fedele, se non per le dimensioni – ma si può bene soprassedere, su questo dettaglio.
Grazie a qualche serata a base di caffè forte e dispense universitarie, ci siamo costruiti una notevole cultura personale su Giotto e la sua arte, studiando la Cappella e i suoi trentasei dipinti (senza considerare la volta e la parete Nord) . Con un po’ di coraggio e intraprendenza siamo diventati tutti guide di alto livello, ma non solo! Data l’eccezionalità (!) della nostra presenza non sono stati pochi i visitatori che ci hanno perdonato qualche imprecisione, incoraggiandoci sempre con un sorriso complice.
Oltre a questo, il progetto si è rivelato utile anche collateralmente. I più coraggiosi di noi hanno tentato visite guidate in inglese, francese, tedesco e russo. Ho avuto occasione di vedere persone che avrei certamente definito come timide e insicure gettarsi in mezzo alla folla con la stessa facilità con cui un tuffatore di Delo sprofonda nell’abisso.
Posso concludere, dunque, dicendo che quest’occasione di Alternanza Scuola Lavoro sta davvero sortendo l’effetto che l’ASL dovrebbe avere su di noi. Abbiamo sviluppato e svilupperemo competenze collaterali al nostro percorso di studi che ci permetteranno, in un futuro non troppo lontano, di aggiungere qualcosa in più al nostro Curriculum Vitae che per ora annovera (almeno nel mio caso) molto poco, oltre a questa attività.
In caso di interesse per questa iniziativa, allego i link di Facebook, Instagram e del sito web.