Parole Alate

Ακρον Σουνιον

di Emma Nordio

 

Dal poggio affacciato sul mare profondo
vedo il sole morire lentamente
come un soldato in battaglia:
di rosso tinge il cielo,
quale sangue che si sparge sul terreno,
mentre il corpo è soffocato
dalla polvere sollevata dai carri.
Le nuvole sbiadiscono il cielo
come un’ultima lacrima offusca la vista
prima di chiudere gli occhi per sempre.
Il color morte di una vela taglia il mare,
una promessa non mantenuta
induce la mente all’abbandono.
Del corpo di Egeo si ode solo un rimbombo
e del figlio Teseo di nuovo le lacrime.
Fortificò la sua persona la vittoria sul Minotauro,
ma la distrusse la morte del padre,
colmandola di debolezza e delusione.
Intanto dal suo tempio
Poseidone vede le onde,
destinate ad inseguirsi in eterno
e l’erba accarezzata dal vento,
come solo l’amore sa fare.
E quando la notte
ne cela il profilo roccioso
vedo la luna dargli sembianza
e di fronte alla sua luce
ora tutto tace.

 

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