Dopo l’elezione dei nostri rappresentanti di istituto (Ariadna Dragan, Gianmarco De Poli, Martina Levorato e Sofia Polese), due di loro ci hanno concesso un’intervista con una serie di domande riguardanti i loro progetti per il nostro istituto. Sono dei ragazzi che hanno avuto una forza di volontà tale da ricoprire una carica importante. Hanno molte idee su come migliorare le attività all’interno del Bruno-Franchetti.
Ecco alcune delle loro risposte:
Cosa pensi di poter offrire in più rispetto ai rappresentanti precedenti?
Sofia: “Penso di poter apportare delle novità al nostro Istituto, mettere in atto progetti che non sono stati molto considerati precedentemente, come l’inserimento dei dispenser di assorbenti a cui sto lavorando. Sono determinata a portare a termine tale obiettivo.”
Ariadna: Io mi sono candidata principalmente perché credo fermamente che ogni studente abbia il diritto di essere ascoltato e che ogni voce meriti di avere un impatto concreto nella scuola. Il mio ruolo di rappresentante non è solo un modo per farmi notare, ma la ritengo più un’opportunità per apportare un cambiamento tangibile nella vita quotidiana dello studente. Vorrei diventare un punto di riferimento per chi ha difficoltà a far sentire le proprie esigenze e mi piacerebbe promuovere un ambiente più inclusivo e soprattutto stimolante, innanzitutto perché a mio parere la scuola non è solo un luogo dove si apprendono le lezioni, ma è anche uno spazio di crescita sociale nonché soprattutto personale e culturale.
La scuola è ancora un’ istituzione importante?
S: “Penso che la scuola sia un’istituzione estremamente importante in vari ambiti. Permette di ampliare il proprio bagaglio culturale e di costruire una propria identità anche per quanto riguarda l’aspetto sociale. Ritengo infatti che la scuola sia un ambiente che facilita la socializzazione e aiuta a trovare un proprio posto nel mondo.”
A: “Io penso di poter contribuire all’interno del nostro istituto concentrandomi sugli aspetti che vanno oltre la didattica. Vorrei dedicarmi a tematiche legate al benessere psicologico per gli studenti per creare uno spazio scolastico dove tutti possano sentirsi ascoltati e supportati. Infatti per me la scuola rimane un’istituzione fondamentale perché non è solo il luogo dove si apprendono nozioni, ma è anche il contesto dove si forma il pensiero critico e dove si comprende meglio il senso di comunità.
Quali sono i tuoi obiettivi e come pensi di raggiungerli?
S:“Come già detto precedentemente il mio obiettivo è quello di concretizzare idee nuove, cominciando da piccole iniziative. Per raggiungere tali obiettivi mi sono informata e ho contattato varie persone, specializzate in diversi ambiti lavorativi, con lo scopo di realizzare nuovi progetti e diffondere conoscenze.”
A: “Il mio obiettivo maggiore in quanto rappresentante è quello di ascoltare quante più voci possibili all’interno dell’istituto per capire quali sono le falle nel sistema della nostra scuola. Poi mi piacerebbe sicuramente migliorare la comunicazione tra studenti e anche quella tra studenti e istituzioni perché mi sembra giusto che ci sia un legame tra noi alunni e chi ci segue dall’alto. Infine vorrei dare maggiore visibilità alle iniziative culturali, sportive e sociali.”
In qualità di rappresentante d’istituto come ti senti?
S: “In realtà mi sento un po’ più stressata di prima ma l’essere rappresentante di istituto mi dà molte soddisfazioni, nonostante sia un impegno che richiede del tempo. Comunque sono onorata di essere stata eletta e di avere ricevuto la fiducia dei miei coetanei.”
Quali pensi siano i punti di forza dell’istituto e perché?
S: “Penso che nel nostro istituto vengano proposte molte iniziative a scopo didattico, mi riferisco soprattutto ai progetti PCTO. Infatti aprono una finestra sul mondo lavorativo, permettendo ai ragazzi di fare esperienze e valutare ciò che vorrebbero realizzare nel loro futuro.”
Cosa ti piace del Bruno/Franchetti? Cosa pensi dell’altra sede?
S: “Mi piace il fatto che siamo un unico istituto che unisce più indirizzi, perché ciò dà l’opportunità a tutti noi di relazionarci con studenti che stanno effettuando diversi percorsi di studio, permettendoci di valutare punti di vista differenti dal nostro. Per quanto riguarda la sede del Franchetti, penso che sia una struttura oggettivamente affascinante ed accogliente, nonostante sia differente da quella del Bruno, il che permette appunto di immergersi in un altro ambiente.”
Le nostre due sedi potrebbero apparire distanti per diversi aspetti. Condividi questa opinione e come pensi di poterle avvicinare?
S: “Penso che purtroppo le due sedi siano ancora molto separate in quanto differiscono per alcuni elementi. Ritengo che un modo utile per far sì che ciò si percepisca il meno possibile sia di proporre le stesse iniziative in entrambe le sedi e organizzare degli incontri a scopo didattico tra alcune classi dell’istituto, in modo tale da permettere un confronto diretto tra i vari studenti.”
A: “Penso che il Bruno e il Franchetti possano sembrare inevitabilmente separati in diversi aspetti, come la logistica e le diverse discipline. Nonostante ciò, questa distanza secondo me può essere vista anche come una ricchezza perché ci sono realtà differenti che però possono essere una base per creare progetti comuni. Vorrei avvicinare le due sedi proponendo eventi culturali o sportivi e sociali”.