Nel giorno mercoledì 21 febbraio le classi 1CL, 1DL, 2CL,2DL sono andate in uscita didattica presso il teatro Aurora di Marghera accompagnati dai professori per assistere allo spettacolo in lingua francese Les Trois Mousquetaires della compagnia teatrale “Erasmus Theatre”.
I Tre Moschettieri (Les Trois Mousquetaires) è un romanzo d’appendice scritto dal francese Alexandre Dumas nel 1844 e pubblicato originariamente a puntate sul giornale Le Siècle. È uno dei romanzi più famosi, e tradotti, della letteratura francese e ha dato inizio ad una trilogia, che comprende “Vent’anni dopo” (1845) e “Il visconte di Bragelonne” (1850).
I tre moschettieri del titolo sono Athos, Porthos e Aramis, a cui poi si aggiunge il protagonista del romanzo, D’Artagnan.
Nella Francia del 1625, Charles D’Artagnan intraprende un’avventura per unirsi ai moschettieri del re Luigi XIII, ma il suo viaggio è costellato d’intrighi politici e amori proibiti. Dopo aver perso la sua lettera di raccomandazione in un duello, si unisce ai leggendari moschettieri Athos, Aramis e Porthos, affrontando insieme le guardie del cardinale Richelieu.
Quest’ultimo detesta la consorte del Re, Anna, perché imparentata con i nemici spagnoli; inoltre, la regina è amante segreta del potente Duca di Buckingham. Anna, in pegno del suo amore, ha fatto dono al nobiluomo inglese di dodici puntali di diamanti, un vecchio regalo del re di Francia alla sposa. Il Cardinale, che dispone di spie molto efficaci, viene a saperlo e escogita una trappola per la regina: propone al re di organizzare un ballo di corte, per vedere la consorte sfoggiare i preziosi puntali. Il re cade nel tranello e ciò la costringe a recuperarli al più presto. Attraverso l’intervento di Constance Bonacieux (guardarobiera della regina di cui D’Artagnan è innamorato), D’Artagnan e i suoi amici partono per l’Inghilterra per recuperare i gioielli, ma incontrano ostacoli, inclusa la spia del cardinale, Milady de Winter.
Così, l’unico a riuscire concretamente a raggiungere l’Inghilterra è proprio D’Artagnan. Una volta a Londra raggiunge Buckingham e si fa consegnare i puntali; qui, però, i due si accorgono che ne mancano due. Ricostruendo i fatti, il Duca capisce come ciò sia possibile: la spia del cardinale Milady de Winter glieli ha sottratti di nascosto. Il duca, per salvare l’onore dell’amata Anna, ne fa fare due copie identiche agli originali, che D’Artagnan riporta a Parigi, in tempo per mandare in fumo i piani del cardinale.
Il primo ministro di Francia, però, serve subito la vendetta a D’Artagnan e fa rapire Constance da Milady; durante la loro missione D’Artagnan si innamora di Milady, ma presto scopre la sua vera natura malvagia. Nel frattempo, lo scoppio della guerra di religione tra francesi e ugonotti e la cattura di Milady portano a tragici eventi, incluso l’avvelenamento di Constance, amata di D’Artagnan. Con l’aiuto dei suoi amici e di un misterioso uomo dal mantello rosso, D’Artagnan riesce a portare Milady davanti alla giustizia e a essere promosso luogotenente dei moschettieri. Il romanzo si conclude con il destino divergente dei moschettieri, mentre D’Artagnan si prepara a nuove avventure.
Lo spettacolo in sé racconta solo la prima parte del romanzo, ovvero l’arrivo in Francia di D’Artagnan e il recupero dei puntali della regina. Abbiamo voluto raccogliere e pubblicare le esperienze di alcuni studenti delle classi che hanno assistito alla rappresentazione teatrale:
G: “Lo spettacolo era molto bello, mi è piaciuto moltissimo il fatto che gli attori fossero simpatici ed erano belle anche le sceneggiature; l’unico appunto che potrei fare è il fatto che il lessico e la terminologia utilizzata nei dialoghi era un po’ complicata da capire per qualcuno alle prime armi con la lingua francese, ma nonostante questo piccolo particolare davvero complimenti alla compagnia teatrale.”
S: “ Sono contenta di questo spettacolo perchè era molto avvincente, soprattutto per un personaggio in particolare, ovvero il servo di D’Artagnan, perchè interagiva anche con il pubblico rendendo lo spettacolo più coinvolgente. Mi è piaciuto molto e sono riuscita a capire sia la storia che la sceneggiatura nonostante la complessità lessicale.”
A: “Lo spettacolo era carino, nonostante il tema non fosse proprio il mio genere; inoltre non sono riuscita seguire bene il discorso in quanto le parole e la velocità con cui parlavano non mi hanno permesso di comprendere pienamente i dialoghi tra gli attori. Malgrado questa piccola complicazione, sono comunque riuscita a capire la trama nel suo complesso.”
C: “Sono contentissima di aver fatto questa esperienza in quanto i romanzi antichi sono i miei preferiti; peccato per il fatto che gli attori parlavano troppo velocemente, ciò nonostante le scenografie e gli oggetti di scena erano veramente belli e gli attori molto talentuosi. La cosa che mi è piaciuta di più è che c’è stata molta interazione con il pubblico da parte degli attori e finito lo spettacolo si sono fermati a rispondere ad alcune domande e a fare delle foto con il pubblico.”
Nonostante la velocità dei dialoghi, lo spettacolo ha ricevuto un riscontro positivo e speriamo di andare a vedere nella prossima stagione teatrale lo spettacolo La Belle Et La Bete, al quale la compagnia ci ha invitato al termine della rappresentazione. Questo musical è stata un’esperienza arricchente e molto interessante e siamo fiduciosi che avremo la possibilità di farne altre in futuro!